All’alba dell’11 Gennaio la Digos si è presentata alla porta di una compagna, con un ordine di perquisizione. Cercavano telefono e PC per trovare tracce di un video fatto dalla compagna, in cui riprendeva l’episodio del Comando Militare del 20 maggio 2022. La carte rivelano un’indagine per danneggiamento seguito da incendio (424 cp) con l’aggravante di associazione terroristica (il famigerato 270bis), imbrattamento (639 cp) e manifestazione non autorizzata (18 Tulps), tutto in concorso e firmato dal PM Emanuele Secci. Altre persone hanno ricevuto l’invito di presentarsi in questura.

Non facciamoci intimorire dalle visite poliziesche e dalle carte della procura. La lotta alle basi è viva e la sua forza sta nella nostra capacità di organizzarci e continuare a batterci insieme.
Terrorista è lo Stato che bombarda quotidianamente la Sardegna e finanzia la guerra.


Invitiamo tutti coloro che negli anni si sono spesi per la lotta contro le basi militari ad una assemblea pubblica, per discutere assieme di come rilanciare la lotta in vista della primavera.


-PERCHE’ LA GUERRA PREPARATA QUI UCCIDE ALTROVE
-PER STARE VICINO A CHI VIENE REPRESSO/A PER AVER LOTTATO
-PER LA LIBERAZIONE DELLA NOSTRA TERRA