Prossimo presidio di fronte al carcere di Bancali – Sassari: domenica 15 ore 17

Lo sciopero della fame di Alfredo Cospito, rinchiuso nella sezione di 41bis di Bancali, continua dopo più di 80 giorni. Le condizioni paiono stabili eccetto per quanto riguarda il potassio, l’avvocato infatti ha riportato che i suoi valori bassi facevano preoccupare, in quanto potrebbe andare a inficiare il funzionamento dei muscoli involontari, tra cui il cuore. Alcuni giorni dopo le analisi hanno mostrato che i valori sono tornati alla normalità, ma bisogna ricordare che Alfredo ha perso più di 35 chili e continua ad esprimere con gli avvocati la sua volontà di continuare fino alla morte.

Sta relativamente bene, sia fisicamente che moralmente. Continua ad assumere, quando ha cali di pressione, il miele. Gli è stato proposto di prendere degli integratori proteici che ha rifiutato. Gli avvocati riportano che viene spesso spostano di cella, anche sottoterra, ma che perlopiù sente comunque ciò che viene detto durante i presidi fuori da Bancali.

Alcuni chiarimenti tecnici:

1 – Il ricorso che è stato fatto in Cassazione può portare a una risposta, nella migliore delle ipotesi, fra 3 o 4 mesi.

2 – Purtroppo ci sono già stati casi di detenuti in 41 bis morti di sciopero della fame. Ovviamente il grado di isolamento con l’esterno in cui versavano e il silenzio rispetto a questi avvenimenti tipico del 41 bis hanno potuto permettere ai funzionari di dare sfogo alla loro nullità ignorando chi praticava lo sciopero; con Alfredo c’è qualche ostacolo in più per questo epilogo.

3 – In caso di aggravamento delle condizioni di salute il Tribunale di Sorveglianza di Sassari può predisporre una revoca temporanea dal regime, fino all’eventuale recupero fisico. E’ una possibilità remota, poiché già nel 2020, per via del Covid, il Tribunale di Sorveglianza di Sassari aveva predisposto questo tipo di revoca, venendo poi obbligato da Roma a tornare sui suoi passi.

4 – Alfredo ha ricevuto comunicazione che se dovesse peggiorare sono già pronte le carte per un suo trasferimento in un carcere con la sezione di 41 bis con reparto ospedaliero; le strutture con queste caratteristiche sono: Rebibbia, Viterbo, Parma, Opera. Le prime due sarebbero da escludere per la loro prossimità a Roma; rimarrebbero quindi più probabili Opera e Parma.

5 – Il Ministro della Giustizia ha il potere, se lo ritenesse opportuno, di sospendere o revocare il regime in qualsiasi momento e scavalcando la decisione del Tribunale di Sorveglianza.

Continuano in solidarietà i presidi fuori da Bancali e ci sono numerose manifestazioni e presidi in tutta Italia ed Europa, spesso di fronte alle ambasciate.
Dopo il rigetto del ricorso degli avvocati contro il 41bis si è data grande risonanza agli appelli di varie personalità della magistratura che si mobilitavano con una lettera al ministro della Giustizia Nordio perchè tolga il 41bis ad Alfredo. Sembra scontato notare come queste prese di posizione ipocrite e tardive producano un ulteriore attenzione da parte dei media e della politica sul caso. Ancora più interessante è che alcune delle posizioni espresse non si limitano ad appellarsi con pietismo alla figura di Cospito, ma anzi in alcuni casi criticano il 41bis in quanto tale. Nonostante la contraddizione di questi appelli è ovvio che lo sciopero della fame stia permettendo di mettere in luce una questione da tempo silenziata attraverso il ruolo assunto nella politica dall’antimafia. Al di là del risultato di questi appelli o di chi li promuove (che sappiamo per certo non siano i buoni che vogliono sembrare) crediamo che sia importante riconoscere la portata di tali prese di posizione, perlomeno riguardo a un dibattito che sembra solo all’inizio.