In precedenti articoli abbiamo già affrontato la questione della gestione della sanità da parte della Regione Sardegna. Dopo la notizia di una guardia medica sempre attiva ad uso e consumo esclusivo delle istituzioni regionali ora si ritorna a parlare dell’ospedale San Francesco di Nuoro al centro di una gestione che comporta sempre più reparti chiusi e disagi per gli utenti.

L’ospedale nuorese subisce da tempo uno stillicidio di personale e conseguente chiusura di reparti che ha portato ad una manifestazione enorme dei cittadini(10.000 persone sono scese in piazza) e alla presa di posizione del personale medico che ora ribadisce con un esposto quanto la situazione sia critica.

Il rischio a cui fanno rifermento i medici con un esposto in procura è la chiusura delle unità operative di Chirurgia, Ortopedia-Traumatologia e Urologia per la mancanza dei requisiti minimi per l’assistenza medica. Il sindaco di Nuoro Soddu garantisce il suo appoggio e scarica la responsabilità sulla regione.

Il rimpallo continuo tra le istituzioni ormai si accinge a diventare una disciplina olimpica in cui le istituzioni sarde non faticherebbero a guadagnare il podio. Dal canto suo la Regione proclama ma non fa e la sanità pubblica continua ad andare nella triste china del fallimento a favore della sanità privata sempre più cara sempre più per pochi.

Evidentemente qualche cittadino non è d’accordo con le politiche scarsamente risolutive del sindaco di Nuoro e ricorda con delle scritte murali al primo cittadino come si sia svenduto il bene pubblico per un posto nel parlamento europeo.

“Soddu codardo ti aspetta il bando. Per una poltrona in Europa ti sei venduto la nostra salute, grazie sindaco Soddu”. Recita la scritta.

Il riferimento è al fatto che se la candidata alla regione Sicilia fosse eletta e quindi mollasse la poltrona europea, le subentrerebbe Soddu candidatosi alle europee nel 2019 con le liste del PD.

Ancora una volta le poltrone europee fanno tanta gola e da Bruxelles la salute pubblica sarebbe l’ennesimo puntino che si perde nell’orizzonte.