L’Italia è pronta a buttarsi a capofitto nei conflitti internazionali, secondo Draghi per coprire gli spazi lasciati “vuoti” dagli Stati Uniti.

Il ruolo di difensore dall’estremismo islamico sembra debba passare il testimone e perciò lo Stato ha deciso di non farsi trovare impreparato, da una parte investendo in tecnologie avanzate, spacciate per green, come i droni e dall’altra affinando le proprie tecniche tramite esercitazioni mirate.

A due passi da noi infatti, in contemporanea nel poligono di Teulada, a Quirra, a Decimomannu e persino nel porto di Cagliari, si è svolta dal 24 Ottobre al 5 Novembre l’esercitazione Bison Counter 2021. Circa 650 militari – provenienti dall’Esercito, dalla Marina, dall’Aeronautica e dai Carabinieri, con la collaborazione di 10 Stati membri dell’UE (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Slovenia, Spagna, Svezia) più la Norvegia e gli Stati Uniti – hanno partecipato a quella che è considerata la più grande e rilevante esercitazione europea in ambito di contrasto alla minaccia IED. Con questo termine ci si riferisce ai Dispositivi Esplosivi Improvvisati, in un ottica di salvaguardia da eventuali attacchi terroristici.

Nulla di cui stupirsi se inseriamo questa esercitazione in una volontà statale più ampia.

Lo Stato Maggiore italiano sta infatti trattando l’acquisto dei droni israeliani HERO-30 dalla Uvision, azienda specializzata nelle tecnologie belliche ed in particolar modo nei droni appunto.

I droni in questione sarebbero, stando al marketing aziendale, i dispositivi perfetti per i conflitti urbani e per le operazioni “anti-insurgent” in quanto molto precisi nello svolgere il loro compito: uccidere.

Gli Hero-30 hanno un’autonomia di circa 30 minuti, si muovono elettricamente, possono essere comandati entro un raggio di anche 40 Km e possono essere guidati da un singolo soldato, cosa non da poco dal punto di vista del risparmio di risorse. Rispetto ad altri droni simili, l’azienda garantisce una precisione nel colpire i bersagli che ridurrebbe al minimo i danni collaterali con la capacità di colpire precisamente anche bersagli in movimento.

L’esercito USA ha una lunga storia nell’utilizzo dei droni, con sperimentazioni sul campo che iniziano già alla fine degli anni ‘80 e che trovano un coronamento nel conflitto afghano dal 2004 in cui l’utilizzo dei mezzi senza pilota assume un’importanza strategica enorme in mano alle forze speciali americane e israeliane. Non è difficile immaginare quante siano state le vittime di questa tecnologia nei diversi conflitti in giro per il mondo, ogni passo avanti di questa loro millantata precisione ha un contorno di vittime non da poco. Il perseguimento di questa precisione è in realtà un percorso costellato di cadaveri che sembra non interessare le grandi potenze a fronte delle “missioni umanitarie”di cui fanno gran vanto.

Il governo italiano non si è fatto pregare più di tanto per l’affare, così il 2 novembre il Senato ne ha approvato l’acquisto e successivamente, il 9 novembre la Camera ha dato seguito alla proposta.

Il costo dell’operazione è di 3,878 milioni di Euro in cinque anni con una possibilità di sforare del 10%.

In un momento in cui la nazione arranca a ripartire, come dicono i governanti, ed in cui la situazione della sanità pubblica non migliora, è curioso che le spese militari aumentino e che vengano comunque destinate risorse economiche per dei conflitti in cui l’Italia non è ancora entrata ufficialmente. Le spese militari dedicate alla difesa nel 2021 ammontano a 24,97 miliardi di euro, con un aumento dell’8,1 % rispetto al 2020 e del 15,7 % rispetto al 2019 a dimostrazione che la guerra è un business inarrestabile senza pandemia che tenga.

Ora resta da vedere dove si eserciteranno all’utilizzo di questi nuovi armamenti, dopo un training che avverrà in Israele, precisamente a Tzur Igal, sede della Uvision ovviamente sarà necessario un allenamento sul campo, niente di strano che la Sardegna già sede di svariate esercitazioni con i droni sia il luogo ideale. Quindi aspetteremo di vederli sorvolare i cieli di Decimomannu, sapendo che il carico non sarà solo un piccolo missile terra aria “preciso ed ecologico” ma sarà un carico di morte ed un ulteriore peso sulle nostre coscienze.

Gl.