Da lunedì 31 Maggio la Sardegna è entrata in zona bianca e a discapito di ogni aspettativa il coprifuoco è stato cancellato integralmente. Rimangono ancora tante restrizioni per quanto riguarda gli spazi chiusi ma all’aperto ci si può muovere con una discreta libertà, finalmente senza limiti d’orario. Le porte dell’estate si stanno aprendo e con essa pure quelli dell’invasione turistica… a cosa ci porterà questa apertura totale lo scopriremo probabilmente solo in autunno. Sarà interessante vedere se ad ottobre accoglieremo con rabbia il ritorno delle restrizioni (è fin’ora lo scenario più plausibile) proprio come oggi festeggiamo gioiosamente il ritorno a delle abitudini messe ultimamente da parte, almeno per chi le ha volute rispettare (non tutti per fortuna!).

Nel frattempo sembra che in molti si godano la tanto attesa notte, quel misterioso momento in cui ci si lascia andare, in un modo o nell’altro, alle tentazioni proibite dal sole.

In città le strade e i locali si riempiono di giovani e meno giovani che tornano a viversi quella tanto attesa “movida”.

Sembra che si debba festeggiare, non si sa se più per la contentezza che le restrizioni siano state sospese o se  proprio per la paura che da un giorno all’altro ritornino.

E mentre in tanti ne approfittano per bere e gozzovigliare all’aria aperta, qualcuno a Ploaghe si concede ai doni dell’oscurità, dopo aver giustamente atteso con diligenza la fine del coprifuoco. Nel paesino del Sassarese ignoti, alle 2 e mezza del mattino, hanno sfondato l’ufficio postale con una ruspa rubata e si sono portati via la cassaforte con un bottino di 25 mila euro (a quanto dicono i giornali che tendono sempre a sminuire per disincentivare il mestiere del ladro). Mica scemi, no?

Ci si può vivere di nuovo la notte, ma nonostante ciò sembra che il sonno regni sovrano da un pezzo, tra la brutalità di uno Stato sempre più opprimente e l’ignavia di chi non alza la testa. Per fortuna c’è ancora qualcuno che sta sveglio.

Biccalinna