Due giorni fa la polizia francese ha tratto in arresto tre persone accusate di aver partecipato alle manifestazioni di solidarietà a Yvan Colonna il mese di marzo scorso.

In particolare si riferiscono al corteo di Bastia del 13 Marzo, dove migliaia di persone manifestarono prima per le vie della città e poi sotto la prefettura. Durante la giornata furono lanciate centinaia di molotov contro la polizia francese asserragliata dietro le grate a difesa dei palazzi simbolo dello Stato transalpino. I duri scontri causarono decine di ferite tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

A distanza di neanche tre mesi ecco che due differenti inchieste iniziano a colpire, gli arrestati sono stati portati nella prigione di Borgu, dove ieri si è svolto un presidio organizzato da tutti i principali gruppi, partiti e collettivi corsi.

In questi stessi giorni è stata rigettata la richiesta di libertà vigilata presentata da Ferrandi, il consiglio parigino dell’antiterrorismo non ha ritenuto valide le richieste degli avvocati, anche se siamo ormai a un ventennio di galera. Ci associamo alle parole di Core in Fronte che ricorda che una prigione è sempre una prigione anche se in Corsica.