Nel dicembre del 2020 la SOGIN (società dello stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi) ha reso pubblica una mappa di ipotetici siti, a loro detta idonei, per lo smaltimento dei rifiuti nucleari creati negli anni dalle centrali italiane e dagli ospedali. Di 67 aree interessate in tutto lo Stato italiano ben 14 sono state scelte in Sardegna e coinvolgono 22 comuni tra il Campidano e l’Oristanese, in particolare tra Marmilla e Trexenta. Questa mappa, chiamata CNAPI (carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) è stata validata dal Ministero dello sviluppo e dal Ministero
dell’ambiente. Entro il giugno del 2022 dovrebbe essere scelto definitivamente quale dei territori candidati sarà destinato ad ospitare i 150 ettari di discarica nucleare. Per convincere della validità del progetto millantano numerosi posti di lavoro, poche ricadute sul territorio e sviluppo scientifico, allegando al deposito un parco tecnologico dedicato alla ricerca. La SOGIN così auspica che una delle regioni si offra come volontaria e si proceda all’individuazione, ma non esclude l’imposizione dall’alto, sostenendo che questo “è molto legato a quanto il dialogo con le popolazioni sia di tipo costruttivo o sia solo un dialogo oppositivo”. Un dialogo fatto di promesse e ricatti per addolcire questa imposizione che nasconde un vero e proprio sfruttamento socio-ambientale e limita chi vive quei luoghi ad un destino senza scelte, desideri e aspirazioni.

Sappiamo da che parte stare. Noi non staremo fermi a guardare.


Qui di seguito il testo di un manifesto con la nostra posizione sulla questione nucleare:

Po s’urtima borta: a casinu su nucleari!

Sono secoli che la Sardegna subisce le imposizioni di interessi politici ed economici non condivisi e mal sopportati dalla popolazione, questa volta sono i signori dell’industria nucleare – a braccetto con il governo – a cercare di utilizzare la nostra isola come il loro immondezzaio.

Nonostante chi vive questa terra abbia più volte espresso il proprio dissenso, negli ultimi anni periodicamente è riemersa la proposta di sotterrare in Sardegna le scorie nucleari delle vecchie centrali italiane.

Per ultimo, nel gennaio 2021 sono stati presi in considerazione 14 siti che potrebbero essere scelti entro il giugno 2022 nella zona tra l’Oristanese e il Campidano… Torra! Questa candidatura implica il fatto che le scorie dovrebbero attraversare il mare, un’operazione che ha dei rischi inimmaginabili qualora dovesse verificarsi un incidente.

Lo Stato Italiano spiana la strada a tutti quegli imprenditori che vogliono sfruttare la Sardegna e chi ci vive, permettendo e difendendo troppo spesso i loro interessi a discapito dei nostri. I politici in Regione hanno mostrato dissenso al progetto, ma sappiamo bene che sono solo tzeracus, servi che devono obbedire alle imposizioni dello Stato, non possiamo fidarci di loro. Basi militari, poli industriali mostruosi, discariche industriali, centri turistici spaventosi e chi più ne ha più ne metta…e ora, di nuovo, la discarica nucleare! Nosu eus scramentau…

Pensiamo che le decisioni sui nostri territori vadano prese solo da noi che viviamo qui, non certo da chi pensa ad arricchirsi, ad avere potere o a scaricare patate bollenti.

Ci rendiamo conto che il deposito da qualche parte andrà costruito, le scorie – seppur vetrificate – non sono smaltibili e sono altamente pericolose, questa situazione di un intero stato che le rifiuta, mostra quanto assurda sia l’energia nucleare e quanto gli interessi economici prevalgano su quelli sociali.

Prendersi cura dei nostri paesi, quartieri, campagne e mari significa poter vivere spazi liberi, sotto il segno della solidarietà e del rispetto dell’ambiente, senza imposizioni, padroni e prepotenti. E chi vive e rispetta la propria terra deve anche essere pronto a difenderla da chi la vuole devastare.

Contro l’imposizione del deposito di scorie nucleari e contro tutte le altre nocività: gherraus imparis!

Sardinnia Aresti

Questi sono i luoghi che sono stati scelti come aree idonee per lo smaltimento delle scorie:


In provincia di Oristano:
150 ettari a Siapiccia
339 ettari ad Albagiara, Assolo, Mogorella, Usellus
164 ettari ad Assolo, Villa Sant’Antonio
164 ettari ad Albagiara, Usellus

Nella provincia del Sud Sardegna:
164 ettari a Nuragus
156 ettari a Nurri
151 ettari a Genuri, Setzu, Turri
670 ettari a Pauli Arbarei, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna
150 ettari a Gergei
250 ettari a Las Plassas, Pauli Arbarei, Villamar
339 ettari a Mandas, Siurgus Donigala
213 ettari a Segariu, Villamar
241 ettari a Guasila
339 ettari a Ortacesus