Marsiglia ha uno dei porti più importanti del Mediterraneo, è una città particolare sotto vari aspetti, dalla celebre e molto romanzata malavita, alle periferie bollenti di contraddizioni neocoloniali.

Essendo una splendida città incastonata fra le calanques del sud della Francia, è stata anch’essa travolta dal fenomeno del turismo di massa.

Negli ultimi anni uno dei vettori in fortissima ascesa è il turismo dei crocieristi.

Contro il pesantissimo inquinamento causato dalle mega navi che scorrazzano turisti su e giù per il Mediterraneo sono nati diversi movimenti d’opposizione. Qualche giorno fa era previsto l’attracco della crociera Wonder of the seas a Marsiglia, alcuni attivisti sono riusciti ad impedirlo per diverse ore occupando l’ingresso del porto a bordo di numerose canoe.

Per loro stessa ammissione si è trattato più che altro di un’azione dimostrativa per far emergere il problema, ma potrebbe anche rivelarsi una pratica di disturbo interessante ed efficace.

Infatti spesso le crociere attraccano per poco tempo nei porti, se ritardi di diverse ore dovessero diffondersi, gli armatori potrebbero decidere di non frequentare più alcuni porti o comunque sarebbero costretti a rivedere i loro piani.

Anche a Cagliari il problema delle crociere è abbastanza sentito, sia per il danno ambientale prodotto da queste navi enormi sia per il tipo di turismo/turisti che esse portano. Cioè un turismo mordi e fuggi, che invade un quartiere solo per qualche ora senza avere alcuna possibilità di creare un rapporto anche minimo con il territorio. I crocieristi vengono quindi visti come galline da spennare bene e in fretta, per far questo intere zone di città vengono costruite a loro misura e sottratte a chi in città ci vive.

In una regione a economia depressa come la Sardegna, con altissimi tassi di disoccupazione e emigrazione giovanile veniamo spesso costretti ad accettare proposte e condizioni che non soddisfano le persone e non rispettano il territorio. Col tempo queste scelte non volute si consolidano e diventa sempre più difficile metterle in discussione, anche se la stabilità di queste economie è tutt’altro che affidabile.

Il settore delle crociere ha preso il volo a Cagliari dopo gli attentati del Bataclan, quando l’arabofobia collettiva diffusasi fra molti europei ha spinto le compagnie navali ad abbandonare i porti del nord Africa per sostituirli con quelli del sud Europa, Cagliari è stato fra i prescelti nella rotta di molte crociere, ma non vi è nessuna garanzia che questa scelta venga sostenuta nel tempo.

Quasi ovunque, da Venezia a Barcellona, da Atene a Cagliari quella che sembrava una buona occasione sta mostrando limiti e generando insofferenza, da Marsiglia ci hanno offerto uno spunto, forse si potrebbe pensare di rilanciare.