L’enorme progetto delle stazioni di Terna per il Tyrrhenian link sta prendendo forma tramite l’Iter amministrativo di istituzioni compiacenti a partire dal Comune di Selargius, sino ai vertici massimi del governo.

In questi giorni sono disponibili gli elenchi dei terreni coinvolti nell’opera e dei conseguenti espropri.

In tutta risposta, a dimostrazione della determinazione nell’opporsi all’ennesima opera distruttiva per la nostra isola, è nato un presidio permanente nelle campagne di Selargius.

Di seguito il comunicato.

Facciamo girare.

Ci riferiamo a chi, come noi, vive o lavora nelle campagne della Sardegna, a maggior ragione a chi è a Selargius e nei comuni adiacenti.

L’agro Selargino, dal florido passato legato alla viticoltura, è diventato una campagna in stato di semiabbandono, con poche persone rimaste a lavorarci.

I problemi sono quelli comuni alle zone di campagna suburbane: abbandono di rifiuti di ogni genere, inquinamento elettromagnetico, perdita di vocazione agricola, strade dissestate etc.

In Sardegna sono tante le terre che sono state svendute, inquinate, trasformate irrimediabilmente per progetti che riguardano gli interessi di ricchi speculatori: i disboscamenti, le basi militari, la

cementificazione delle zone costiere, l’industrializzazione etc..

Si ricordano di noi solo quando ci sono da sfruttare le risorse dell’isola per realizzare enormi profitti, rendendoci succubi delle loro scelte, vittime della burocrazia e obbligati a sostenere costi impossibili per mandare avanti piccole attività.

Oggi siamo davanti all ennesimo tentativo di rapina dei beni della Sardegna per impiantare migliaia di pale eoliche, migliaia di ettari di pannelli fotovoltaici, centinaia di ettari di stazioni e sottostazioni e chissà quanti di altrettante servitù energetiche, devastando le campagne in cui lavoriamo e di cui ci prendiamo cura.

Siamo i primi che vogliono vivere in un mondo senza inquinamento, ma distruggere la Sardegna e renderla schiava a tempo indeterminato è intollerabile.

PER QUESTO

E’ nato un presidio di difesa del territorio nell’agro di Selargius in zona “Su Padru”, in uno dei terreni che subiranno l’esproprio, perché i proprietari hanno deciso di non vendere a Terna, per il progetto del Tyrrhenian Link.

Vogliamo metterci in rete con tutte quelle persone che non vogliono cedere i terreni ai progetti di speculazione e che non vogliono avere altre servitù energetiche nella terra, privata o comune che sia. Uniti si può resistere!

Il presidio nasce dall’esigenza di difendere in prima persona l’agro dove viviamo e lavoriamo, perché nessun altro lo farà per noi.

Perché amare la Sardegna significa difenderla da chi la vuole sfruttare e distruggere.

Non ci sono contentini che tengano, né vane promesse di moratorie che non arriveranno.

Lo Stato e la Regione sono i primi responsabili.

Il nostro è un no secco e deciso a tutti i progetti.

Noi stiamo qui e resisteremo!

Il presidio servirà anche a tutti quelli che vivono l’agro come punto d’incontro e per iniziative di intrattenimento e socialità, organizzandoci insieme per vivere in una campagna migliore e più pulita, per aiutarci nei lavori della vita quotidiana, per creare delle realtà rurali vive che possano coesistere e migliorarsi, andando oltre l’egoismo in nome di una vita migliore. E per iniziare a decidere noi quale dev’essere il destino dei luoghi in cui viviamo.

Passate al presidio di difesa dell’agro, di fronte all’attuale stazione Terna a Selargius!

Vogliamo conoscere e relazionarci con realtà simili in Sardegna, e sperare che ne crescano a centinaia.

Coordiniamoci per fermare questo assalto!

Delle promesse dei politici non ne possiamo più, pretendiamo fatti e li otterremo!