A Taranto una nave della Marina Militare è stata presa a sassate al grido “Assassini” mentre attraversava il canale navigabile all’interno della città.

Taranto – Sassi su nave militare

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A Torino un gruppo di persone si è ritrovato per interrompere il traffico, appendendo alcuni striscioni contro la Nato, contro il governo italiano e della Russia e in solidarietà a tutti i popoli coinvolti in questo conflitto.

Al blocco è seguito un sanzionamento all’Iveco, industria coinvolta nella produzione di armamenti, alla quale è necessario opporsi per ribadire l’ipocrisia dei governi che sostengono la pace finanziando la guerra.

Audio del blocco contro la guerra

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In Alta Valsusa sono stati appesi striscioni e manifesti contro l’esercitazione militare “Volpe Bianca”. Qui di seguito un contributo ed alcune immagini

“Mentre la guerra torna a riaffacciarsi alle porte d’Europa; mentre le bombe piovono sulle teste di migliaia di persone; mentre è in corso l’ennesimo pugno di ferro tra opposti imperialismi che vuole il suo tributo di sangue, le strade e le montagne dell’alta Valsusa, del Sestriere e della Val Chisone sono letteralmente occupate da truppe NATO. Militari italiani, francesi e statunitensi, con il loro carico di armi e mezzi pesanti, in questi giorni si divertono a giocare alla guerra, nel più totale disprezzo di chi la guerra la sta subendo, di chi in guerra ci sta morendo. Le esercitazioni “Volpe Bianca” da anni si svolgono in questo periodo sulle nostre montagne, tra una gara di sci e una fanfara di alpini. Il silenzio assordante che circonda tale osceno teatro macabro è rotto da una voce modesta ma per noi importantissima. Le strade e le piazze di Sestriere si sono riempite di volantini e striscioni. I tornanti che risalgono il colle si sono colorate di scritte che rifiutano il benvenuto a questi portatori di morte e distruzione. Il rifiuto e il boicottaggio della guerra parte anche da qui.

Nessuna pace per chi fa la guerra!

Fuori la NATO assassina dalle nostre montagne!

Basta giochi di morte in Valsusa!

Alcune abitanti della Valsusa”