Uta 10/02/2022

Ciao …, intanto ti ringrazio per avermi risposto e di aver fatto uscire le nostre problematiche. Credimi qui si sta morendo, c’è gente che sta tentando il suicidio e se qualcuno è entrato sano, qui si ammala psicologicamente ed in modo grave. Noi chiediamo

-sostegno riabilitativo continuo da poterci dare la possibilità di avere misure alternative le 6 ore ministeriali previste per i contatti con i propri familiari nel rispetto del piano Covid
– Educatrici presenti poiché io sono da 4 mesi che dovrei avere una videoconferenza con l’assistente sociale della tutela minori la quale e da 2 mesi che cerca di contattare il carcere di Uta e non le risponde nessuno. Ed io con svariate domande e richieste interne ho risposte del tipo che me la stanno assegnando. Io sono 4 mesi che non ho notizie di mia figlia per colpa di UTA.
-Videochiamate al pari di un colloquio visivo almeno 30 o 45 minuti come in altre carceri
-Abuso di potere da parte degli agenti graduate con rapporti facili per ogni minima cosa non abbiamo un garante dei detenuti e una commissione interna dove esporre le nostre problematiche
-Tutta la sezione del femminile ha preso il Covid e alle poche detenute hanno fatto fare più lavori non retribuiti rischiando anche il contagio gli agenti ci passano fogli, penne, spese, qualsiasi cosa a mani libere ma noi non possiamo toccare i nostri parenti con Green Pass rafforzato, ai colloqui, e di questo siamo davvero al limite ci manca il minimo rapporto d’affetto con il familiare
-Chiamate per richiedere appuntamento per colloquio, impossibile, si arriva a fare 500 chiamate e quando si trova libero non rispondono. In altri carceri usano le e-mail
-indulto soprattutto con questa situazione di pandemia e gravi contagi ed il centro medico non si avvicinava neanche allo stabile (ne psicologi, ne medici, ne psicologi, nessuno)avere un regolamento penitenziario che qui è mancante
Concludiamo dicendo che siamo abbandonate dal carcere e non veniamo seguite in una seria riabilitativa formazione e il nostro stabile è lasciato da un lato come un pallone non funzionante. E auspichiamo che si possa al più presto rendere ammissibile la proposta nelle riforme della giustizia, di scarcerazione anticipata (75 giorni retroattivi) a tutte le tipologie di reato e un indulto.

Qui di seguito un manifesto che da voce alle loro richieste: