Pubblichiamo di seguito un interessante contributo scritto da Antonio Mazzeo, noto attivista antimilitarista siciliano, con cui spesso le lotte sarde hanno intrecciato proficuamente le strade. I progetti di rilancio dell’ aeroporto di Decimomannu non faranno altro che aumentare il peso strategico della Sardegna nello scacchiere bellico europeo-mediterraneo aggravando quindi il peso dell’ oppressione militare. Invitiamo chiunque avesse informazioni riguardo la nuova flyet school di Decimomannu o altri progetti a condividerli con noi in modo da diffonderli il più possibile. In un’ ottica di prossime lotte contro questa espansione la conoscenza del nemico è fondamentale.

C’è il cappello NATO per la Scuola di volo internazionale di Decimomannu (Sardegna) in cui saranno formati i piloti dei cacciabombardieri, degli elicotteri e dei droni da guerra. Il 2 dicembre, nel corso del meeting dei ministri della difesa dei dieci paesi che hanno promosso il NATO’s Flight Training Europe programme (Belgio, Grecia, Italia, Montenegro, Nord Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria), sono stati scelti i primi due Campus per la formazione in Europa dei piloti del programma NTFE.

“I due Campus NATO’s Flight Training Europeselezionati sono il Flight Training Center diPardubice, Repubblica Ceca, e l’International Flight Training School (IFTS) che ha sede aDecimomannu, Italia”, riporta l’ufficio stampa della NATO. “Entrambe le località forniranno un addestramento all’avanguardia agli aspiranti pilota dei caccia delle forze alleate che partecipano al programma”. I partner di NFTE prevedono che iprimi allievi inizieranno il loro addestramento nelle basi di Pardubice e Decimomannu a partire del 2023.

“La decisione odierna rappresenta un traguardo iniziale fondamentale di NTFE per rimodellare completamente il panorama formativo degli equipaggi di volo in Europa, in modo da avere una minore frammentazione, più ridotti costi addestrativi e una maggiore interoperabilità”, aggiunge la NATO. “A questo scopo, i partecipanti al programma hanno deciso di stabilire un network dei campi addestrativi NFTE che possano essere indirizzati all’intero spettro delle richieste di training degli equipaggi, comprese quelle dei piloti di cacciabombardieri, elicotteri e droni. La scelta effettuata dei due campus è solo il primo passo in un viaggio di cooperazione multinazionale altamente ambizioso”.

Il programma NFTE è stato lanciato ufficialmente a margine del vertice dei Ministri della difesa della NATO tenutosi nell’ottobre 2020. In quell’occasione fu firmata una lettera d’intenti in cui i dieci pesi partner si impegnavano ad “esplorare in modo sistematico e sviluppare un ulteriore concettoNFTE”, che dettagliasse in modo particolare “le reali necessità delle nazioni richiedenti, le capacità esistenti nei territori, le possibili strutture di governance dei programmi addestrativi, la composizione e le caratteristiche dei futuri campus e le previsioni di spesa per impegnare le industrie private”. A giugno, in occasione del summit dei Capi di Stato e di Governo NATO, i ministri della difesa dei dieci paesi NFTE hanno firmato a Bruxelles il Memorandum of Understanding (MOU) che ha stabilito la struttura, il cronogramma e il budget del programma. Il NATO’s Flight Training Europe avrà come modello il Centro di addestramento al volo NATO esistente in Canada dal 2000, utilizzato dagli allievi piloti canadesi, statunitensi e dei partner europei.

“Fornire una formazione ai piloti all’avanguardia richiede costi crescenti e sforzi impegnativi”, spiega in un report il Comando NATO. “In molti casi, le richieste in ambito nazionale per la formazione annuale dei piloti sono troppo piccole per giustificare la creazione e la manutenzione di centri di volo nazionali. Sono state indicate soluzioni alternative sostenibili che possono ridurre in futuro i gap addestrativi. Data la costante necessità di equipaggi di volo competenti e in grado di operare con alta prontezza in ambienti dinamici e imprevedibili, questa sfida deve essere affrontata rapidamente. Per esaudire le necessità addestrative, molti alleati europei stanno inviando i loro piloti negli Stati Uniti, e ciò si traduce in unulteriore sforzo per le capacità USA. L’istituzione di NFTE ridurrà in modo significativo l’affidamento alle infrastrutture esistenti negli USA e consentirà agli alleati europei di formare loro stessi gli equipaggi di volo”. L’autosufficienza dei partner europei NATO coprirà – nelle intenzioni di Bruxelles – un ampio ventaglio di attività addestrative per i piloti, a livello basico, intermedio e avanzato. Particolare attenzione e investimenti finanziari saranno attribuiti all’uso di tecnologia virtuale e ai sistemi di simulazione di volo.

Il campus NATO a Decimomannu si interfaccerà e si integrerà in parte con l’International Flight Training School (IFTS), la Scuola Internazionale di Volo in via di istituzione da parte dell’Aeronautica Militare italiana in collaborazione con l’holding Leonardo S.p.A., e che fornirà “servizi di addestramento avanzato ai piloti della stessa Aeronautica e di forze aeree straniere”. Secondo i manager del gruppo italiano leader nella produzione di sistemi di guerra, l’IFTS “costituirà il riferimento internazionale nella formazione dei piloti militari successivamente impiegati su velivoli caccia di ultima generazione”. Il fulcro del sistema verterà sul caccia-addestratore leggero T-346A, prodotto da Leonardo, dotato di sensori e contromisure elettroniche. “La Scuola farà ampio ricorso alla simulazione avanzata, riducendo l’attività di volo del T-346A al 5% del totale e non saranno impiegati armamenti”, aggiunge Leonardo. L’IFTScomprenderà a terra il GBTS – Ground BasedTraining System, un sistema addestrativo di alta tecnologia “articolato su un’area multimediale a 4 livelli crescenti di simulazione, che gradualmente si avvicinano sempre più all’assetto reale”.

Per adeguare la base aerea sarda alle esigenze dell’IFTS è prevista una spesa di una quarantina dimilioni di euro circa. A dicembre del 2020 sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un campus di oltre 130.000 mq dei quali 35.000 coperti, in grado di ospitare dal 2022 allievi, personale tecnico nonché aree ricreative, mensa, impianti sportivi e leinfrastrutture logistico-manutentive per la flotta di 22 velivoli T-346A. Alla posa della prima pietra dell’International Flight Training School erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi (Pd, originario di Olbia), il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, l’alloraCapo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. Alberto Rosso e, per Leonardo S.p.A., il presidente Luciano Carta, l’amministratore delegato Alessandro Profumo e il Capo della divisione velivoli, Marco Zoff.

Il 29 marzo 2021 è stata resa pubblica la costituzione della società Leonardo CAE AdvancedJet Training S.r.l. (joint venture di Leonardo S.p.A. e di CAE Inc., azienda del settore aerospaziale con sede a Montréal in Canada che fornisce tecnologie di progettazione e simulazione alle forze armate),per “supportare le attività della International Flight Training School (FTS), dei velivoli M-346 e dei sistemi di simulazione di terra a Decimomannu”.

“L’IFTS potrà avvantaggiarsi della vicinanza e della dotazioni tecnologiche del Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ), avrà una capacità di 20 corsi per piloti dell’AM, a cui si aggiungerebbero 60 corsi per piloti di Forze Aeree estere”, spiega Leonardo. L’intenzione del gruppo industriale è ovviamente quella di utilizzare la Scuola di volo internazionale per promuovere il caccia-addestratore utilizzato, già acquistato dall’Italia e da Israele e che è stato testato a Galatina (Lecce) dagli allievi piloti di Stati Uniti, Spagna, Francia, Austria, Olanda, Polonia, Singapore, Argentina, Grecia, Kuwait e Qatar.

Situato a pochi chilometri da Cagliari, Decimomannu è uno dei più trafficati scali militari di tutta Europa: si stima che dal 1955 ad oggi vi siano stati rischierati più di 400 reparti appartenenti a 21 Nazioni, con 150 differenti tipi di aeromobili. Decimomannu rientra tra le basi italiane concesse segretamente nell’ottobre 1954 alla NATO e agli Stati Uniti d’America congiuntamente ad Aviano, Camp Darby, Napoli-Capodichino e Sigonella, ma è utilizzato anche da paesi non aderenti all’Alleanza atlantica o da grandi aziende private del comparto militare-industriale internazionale.

L’aeroporto sardo è sede del Reparto Sperimentale e di Standardizzazione Tiro Aereo (R.S.S.T.A./Air Weapons Training Installation), che assicura l’addestramento e il supporto tecnico logistico a tutti i reparti di volo dell’Aeronautica Militare, interforze e internazionali. Il R.S.S.T.A. fornisce inoltre il Servizio Radar per il controllo di avvicinamento al traffico aereo civile e militare nell’area centro-sud della Sardegna, assicura il servizio meteo di osservazione e previsione e, con il 80° Centro S.A.R., il servizio di Ricerca e Soccorso. A Decimomannu possono essere schieraticontemporaneamente più di un centinaio diaeromobili aerotattici, da trasporto ed elicotteri. In particolare lo scalo è impiegato periodicamente per le esercitazioni delle forze aeree alleate (principalmente Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna) nei vicini poligoni di Capo Frasca, Capo Teulada, Perdasdefogu e Salto di Quirra.