Riceviamo e pubblichiamo:

“I giornali continuano a parlare dei torbidi movimenti intorno alla discarica di Serra Scireddus, i camion carichi si succedono uno dopo l’altro, anche le proteste – seppur simboliche – continuano a mostrare che non tutti sono d’accordo e che qualcuno ha voglia di organizzarsi contro l’ennesima imposizione nociva alla nostra terra (https://www.maistrali.it/2021/03/01/di-questa-merda-non-ne-vogliamo-piu/.)
La settimana scorsa su alcuni ponti nei pressi di Iglesias sono stati appesi degli striscioni sulla questione della discarica di Serra Scireddus e in generale contro lo sfruttamento imposto della Sardegna, che è sempre più servitù industriale – militare e discarica di rifiuti speciali. A pochi mesi dalla decisione definitiva dello Stato italiano sul sito del deposito delle scorie nucleari non può che preoccupare vedere quanto sia una costante storica l’utilizzo del territorio sardo per attività scomode e pericolose. Organizziamoci per resistere.”